Le onde d’urto

Chiarimenti alle domande più frequenti sulle onde d’urto

Le onde d’urto sono oggi consigliate principalmente per la cura dalle patologie tendinee, soprattutto in fase cronica e resistenti ad altre terapie, così come dai disturbi della rigenerazione ossea (pseudoartrosi e ritardi di consolidazione).

Le onde d’urto sono indicate anche in assenza di calcificazioni.

Se presenti, però, l’obiettivo della terapia non è la frantumazione per rottura diretta, ovvero dovuta all’onda d’urto.
Poiché è possibile che, in alcuni casi, la calcificazione si riassorba, per via secondaria, attraverso un meccanismo di tipo biochimico.

Altri ambiti di applicazione si hanno nel trattamento dei trigger point e delle contratture muscolari.

Il trattamento con le onde d’urto non interferisce con altri tipi di terapie fisiche (tecar , laserterapia, crioterapia, ionoforesi o magnetoterapia) o riabilitative.

Esistono fondamentalmente due tipi di “onde”: le onde d’urto focali e le onde radiali (o balistiche).

Queste ultime vengono generate con un meccanismo di tipo “pneumatico” ed ausilio di un compressore.

Per entrambi i tipi di onde d’urto, nella pratica clinica, è indispensabile, prima di procedere al trattamento, un corretto inquadramento diagnostico, perizia ed esperienza nell’esecuzione e l’utilizzo di strumentazione adeguata.

Le onde d’urto extracorporee rappresentano una metodica sicura e con pochi effetti collaterali di rilievo ( es. ematomi) e sono generalmente ben tollerate.

Si è scoperto che possono esercitare uno stimolo verso la rigenerazione e la riparazione dei tessuti questo ha ampliato l’ambito delle loro applicazioni terapeutiche verso il trattamento di cicatrici dolorose o disturbi di consolidazione dell’osso.

In caso di beneficio parziale, il trattamento può essere ripetuto, in quanto ulteriori stimoli dati del trattamento possono generare nel tempo ulteriori miglioramenti.

Una riacutizzazione del dolore già presente tra un ciclo di terapia e l’altro è possibile e non rappresenta un campanello d’allarme: può infatti trattarsi di una semplice reazione temporanea alla stimolazione, che attiva i processi di guarigione.

L’azione terapeutica delle onde d’urto è legata ad una serie di reazioni biologiche, che necessitano di tempo per manifestarsi, per cui è necessario attendere anche diverse settimane per apprezzarne l’effetto benefico.

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