Diversi studi scientifici hanno ormai dimostrato che l’esercizio fisico può essere considerato alla stregua di un farmaco e questo vale anche per i soggetti parkinsoniani.

Il Parkinson è una condizione che determina una precoce perdita di dopamina che è un neurotrasmettitore endogeno di cui si avvalgono i neuroni per comunicare tra loro e stimolare quindi cellule di tipo nervoso o ghiandolare. I sintomi possono essere di due tipi motori: bradicinesia, rigidità, tremore, micrografia (difficoltà nei movimenti fini), acinesia, sindrome di Pisa (postura deviata), crampi, freezing, passo strisciato(festinazione), deficit di equilibrio; o sintomi non motori: stanchezza, stipsi, perdita dell’olfatto, disfagia, ipotensione ortostatica, problemi del sonno, riduzione tono di voce, depressione, reflusso, problemi urinari, apatia, ipomimia.

L’esercizio fisico a lungo termine riduce l’accumulo tossico di alfa-sinucleina nel cervello e nei muscoli nel tempo e riesce a controllare la riduzione di dopamina. Nelle persone con Parkinson l’esercizio fisico aumenta il tasso di sopravvivenza, riduce la gravità di sintomi motori e non motori e migliora la funzione con un mantenimento di 3-6 mesi. Importante è iniziare subito (prima si inizia e meglio è) poiché è stato dimostrato che nell’arco del primo anno dalla diagnosi, se non si provvede a fare terapia chinesiologica, viene persa la metà della dopamina.

Quale esercizio fare? Si deve effettuare esercizio aerobico + esercizio mirato alla mobilità funzionale (allenare movimenti della vita quotidiana). Da questo punto di vista sono fondamentali i PWR!Moves cioè movimenti costitutivi della funzione, ampi e veloci e che coinvolgono tutto il corpo. Questi PWR!Moves sono 4 movimenti fondamentali: -PWR! Up (movimento di estensione antigravitazionale) -PWR! Rock (spostamento di carico) -PWR! Twist (mobilità assiale) -PWR! Step (transizioni). Tutti questi movimenti possono essere eseguiti in diverse stazioni: in piedi, seduto, quadrupedia, supino e prono.

L’esercizio fisico ha una funzione di riapprendimesercizi per migliomento dell'equilibrio nel parkinsonento motorio che coinvolge 4 aspetti: sforzo fisico, focus attenzionale, sfida cognitiva e coinvolgimento emotivo. L’allenamento deve essere costituito da una parte aerobica, una di forza, una di flessibiltà, una di equilibrio, una parte cognitiva e una sulle funzioni della vita quotidiana (poi adattabile alle peculiarità di ogni soggetto). Il Parkinson colpisce un’intera famiglia non solo un individuo, migliorare la vita quotidiana di una persona afflitta da Parkinson determinerà una svolta in positivo anche sulla qualità di vita anche dei propri cari

 

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